Interviste ad Alberto Conterio

giovedì 20 dicembre 2007

La politica e le Istituzioni

Riporto integralmente una notizia apparsa oggi 18 Dicembre 2007, che dovrebbe indurci a pacata riflessione :

(AGI) - Roma, 18 dic. - La Spagna batte L'Italia sul fronte del prodotto interno lordo pro capite. A rivelarlo e' stata un'indagine dell' Eurostat, ufficio europeo di statistica. 'Sul Pil il sorpasso di Madrid' titola il Sole 24 Ore che riporta le cifre: “Considerando un valore medio pari a cento, in Italia il Pil per abitante e' in flessione da 107 del 2004 a 103 dello scorso anno. La Spagna invece si piazza a 105 nel 2006, crescendo rispetto al 101 del 2004” “Ricchezza: Spagna batte Italia” titola il Corriere della Sera. “Ricchezza pro- capite: la Spagna sorpassa l'Italia” titola Repubblica che spiega:
“Si avvera la previsione di Zapatero. Gli italiani l'anno scorso sono risultati un po' meno ricchi rispetto al 2005 e al 2004. La Spagna gia' supera l'Italia nel Pil pro- capite annunciavano euforici ieri i media spagnoli”

Mi sembra di sentire già l’eco degli amici di Forza Italia che imprecano contro il Governo Prodi e delle sinistre, facendo forse involontariamente l’errore di nascondere una verità che al contrario dovrebbe essere palese e riconosciuta, facendoci tutti riflettere sulla nostra condizione di inferiorità (ormai) e delle cause che l’ hanno provocata.

Che ciò in Spagna, avvenga quando il Presidente dei Ministri è un socialista, a me pare molto significativo. Tenendo conto che il precedente Presidente dei Ministri Aznar (battuto alle ultime elezioni politiche) aveva dato sviluppo e ricchezza alla Spagna in 8 anni di buon Governo militando nelle file del Ppe (centro destra), si vede tra questi due uomini (Zapatero ed Aznar), una linea comune pur tra le assodate differenze di vedute e di azione politica. Questa linea comune si riassume in primis nell’interesse del paese !
Nel nostro Paese invece, e lo dico senza interessi di parte politica, sembra che questa linea comune sia ben altro e che Destra e Sinistra politica si possano specchiare tra loro nell’inefficienza dei provvedimenti di Governo, tanto che la situazione degli italiani ha continuato a peggiorare negli anni senza differenza alcuna.

Vi chiedo quindi, con spirito di costruttiva provocazione : “ritenete che il funzionamento ed il progresso di una Nazione e del suo Stato sia riconducibile, in gran parte, alla fazione ideologica che detiene il potere politico ?”

Dico "in gran parte", perché è mia opinione che sia vero l'esatto contrario, e gli esempi di Italia e Spagna lo confermano. Il buon funzionamento e lo sviluppo di un Paese, secondo me, è determinato IN GRAN PARTE dalle istituzioni che lo reggono indipendentemente dalla collocazione ideologica dei provvisori governanti del momento.In Italia, per esempio, persino il fascismo nel contesto di una Monarchia Costituzionale poté dare il meglio di se con moltissimi provvedimenti validi sotto ogni aspetto durante quasi vent'anni, mentre più tardi, validi e stimati politici nulla poterono, nel contesto repubblicano, per impedire alla Nazione e allo Stato Italiani l'angosciosa deriva a tutti ormai nota sia qua che al di là dei mari (New York Times insegna)

Quando leggo un libro di successo quale “la Casta”, o mentre ascolto il populista di turno quale può essere Beppe Grillo, sono queste le cose che vorrei fossero evidenziate. L’antipolitica che emanano (che è da avversare perché distruttiva) ricondotta a questa semplice riflessione ne sarebbe legittimata acquisendo il peso necessario a farne delle proposte reali.
Ci viene in aiuto il solito vecchio detto popolare che asserisce : “il pesce comincia a puzzare dalla testa”, io ritengo questo detto non solo vero, ma assai calato nella nostra attuale situazione di stallo.

Alberto Conterio - 20.12.2007

Con i migliori Auguri di un Monarchico d'Oggi

(Auguri di fine anno inviati alla Stampa locale della regione Piemonte)
Cortese Sig. Direttore, siamo giunti a fine anno. Non vogliamo tirare delle somme, sono in troppi a farlo, e desideriamo essere originali.
Le inviamo però questo manifesto d’Auguri affinché pubblicandolo induca i lettori ad una riflessione prima di pensare giustamente alle attese tradizionali feste. L’Italia nostra versa in gravi condizioni, …è evidente a tutti. Certo è stato impietoso il “quadretto” dipinto recentemente dal New York Times, ma almeno, dall’alto della sua autorevolezza internazionale, non è stato possibile metterlo a tacere, ed ora anche gli italiani scontenti e tutte le persone in difficoltà ad arrivare a fine mese hanno per il nostro Governo un volto ed un peso.
Siamo arrivati ad un punto morto ? Peggio ancora, siamo al punto di rottura ?
Speriamo francamente di no.
C’è un grande interesse a riscrivere le regole, e anche questo pare assodato.
Noi crediamo però che occorra fare molta attenzione a coloro che offrono il “cambiamento” immediato e miracoloso del sistema. Non crediamo cioè, nella moltitudine dei “Grilli” oggi in voga. Se queste persone sono in buona fede sono ancor più pericolose di coloro che non lo sono, e vi è il rischio di stravolgere tutto senza riuscire a cambiare nulla !
Nel piccolo, ne abbiamo un chiaro esempio in casa, dove i cambiamenti epocali operati dal tanto desiderato monocolore politico amministrativo in perfetto accordo di Comune, Provincia, Regione e Governo centrale, ci ha portati ad essere (sono parole vostre) “la cenerentola del Piemonte” !
Alle decine di proposte recentissime, presentate o urlate a livello nazionale, quali le riforme elettorali, i mega partiti, le elezioni subito o le elezioni no, referendum e/o secessioni ecc. proporrei controcorrente e convintamene di non cambiare assolutamente nulla !
Operando invece democraticamente, non sarebbe il caso di alternare alle attuali fallimentari Istituzioni repubblicane, una semplice ed economica Monarchia Costituzionale ?
Essa sarebbe capace oltre che di farci risparmiare un buon 70% sulle spese del Quirinale, di garantire anche il dovuto e necessario equilibrio super partes tra le forze parlamentari raggiungendo la necessaria stabilità politica tanto auspicata, preservando nel contempo l’unità nazionale frutto del sacrificio dei nostri Padri !
Non sarebbero così, solo “belle parole” quelle recitate del Capo dello Stato in occasione dell’annuale Theleton, ma altri 160 milioni di Euro statali ri-spar-mi-a-ti potrebbero aggiungersi (a costo zero per la comunità) ai 30 donati dal popolo in favore di una ricerca che in un Paese come il nostro dovrebbe essere programmata a lungo termine, e non improvvisata in un cabaret televisivo… ed è solo un esempio piccino.
L’utopia di questa proposta, non scandalizzi nessuno.
Essa appare tale solo nel nostro Paese a causa della blindatissima ed antidemocratica Costituzione del dopoguerra e da ancestrali quanto stupidi pregiudizi alimentati ad arte e con ogni mezzo dalla stessa Casta politica che contestiamo.
La ruota è ormai bucata, …è sufficiente operare il cambio !

Ringraziamo Lei e la sua gentile Redazione per lo spazio che sovente ci avete concesso durante l’anno, augurando a Voi ed ai Lettori tutti un Buon Natale ed un felice anno nuovo.
Auguri !

Alberto Conterio - 19.12.2007

lunedì 3 dicembre 2007

Cerchiamo d'essere onesti !

In questi giorni, scherzando con me, un amico ha esordito dicendo : “Deve essere difficile oggi essere Monarchico come te e difendere i Savoia”. Non era certo sua intenzione sfottere o mettermi in difficoltà, ci mancherebbe.. ci conosciamo da trent’anni quasi, ed il rispetto reciproco si è ormai calcificato tra noi. Però sul momento, devo dire che mi ha fatto riflettere. Pochi istanti e poi con la stessa sua aria scherzosa ho ribattuto pronto : “Deve essere difficile restare onestamente repubblicani in quest’occasione per non difendere Casa Savoia”
Ha riso vagamente ma sono convinto che non ha compreso il messaggio che gli avevo inviato !
E come potrebbe ?
La possibile richiesta che Casa Savoia ha fatto intendere di portare a giudizio, nel qual caso la repubblica Italiana non ottemperasse agli impegni presi a sua volta per il rientro in patria dopo l’Esilio delle LL.AA.RR. Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto, infatti, sono state volutamente travisate per indurre il popolino a credere ciò che non è, e a distogliere l’attenzione di esso dalle gravi responsabilità della repubblica stessa
Nel caso in questione Vittorio Emanuele di Savoia all’età di nove anni e Suo figlio Emanuele Filiberto ventisei anni prima di nascere, sono stati condannati alla pena dell’esilio ed alla perdita dei Diritti Civili
Vittorio Emanuele a 9 anni ed Emanuele Filiberto 26 anni prima di nascere, sono stati condannati per fatti non imputabili alla loro responsabilità senza processo.
Perfino durante il periodo nazista in Germania e sotto il peggior comunismo si sentiva la necessità di fare un processo, falso quanto si vuole, ma pur sempre un processo per dare un’apparenza di legalità. Nel caso dei Savoia… nulla !
La repubblica condannò un bimbo di 9 anni di età ed un altro un quarto di secolo prima del suo concepimento senza processo !
Vittorio Emanuele a 9 anni ed Emanuele Filiberto prima di nascere, sono stati condannati alla pena dell’Esilio che a quanto mi dicono, risulta essere inesistente nell’Ordinamento Giuridico Italiano.
Pena inventata per l’occasione potremmo dire.
Io mi domando, …è possibile condannare un bimbo ad una pena non prevista dal Codice Penale ?
Si evince che Vittorio Emanuele a 9 anni ed Emanuele Filiberto prima di nascere sono stati condannati senza processo ad una pena non prevista dal Codice, perché si chiamano Savoia.
Cioè per reato di cognome ?
Ma il reato di cognome non esiste in nessun paese del mondo ed ha un sapore fortemente razzista !
Vittorio Emanuele a 9 anni ed Emanuele Filiberto prima di nascere sono stati condannati senza processo, ad una pena non prevista dal codice, in quanto maschi.
Quindi è una condanna pure discriminante e maschilista in negativo.
E le leggi di tutto il mondo civile (alla quale la repubblica dice di appartenere) non discriminano i maschi dalle femmine. Negli ordinamenti giuridici internazionali i nascituri possono essere solo portatori di diritti, mai di pene.
Tutt’ora persiste per queste due persone la violazione di alcuni diritti civili, l’impossibilità ad esempio di possedere qualsiasi bene sul territorio nazionale.
Inoltre Vittorio Emanuele a 9 anni, e quindi Emanuele Filiberto prima di nascere, sono stati privati della Loro parte di eredità derivante da Umberto II, a cui sono stati confiscati i beni privati.
Questo è il nocciolo della questione, è tutto il “fumo “ provocato ad arte in questi giorni serve soltanto a tenere l’attenzione del popolino lontana dall’Arrosto, che risulterebbe “bruciato” e assai indigesto alle attuali Istituzioni.
Non voglio infierire oltre, ma ricordare che la Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo, firmata anche dalla repubblica Italiana a Roma il 4 Novembre 1950, e che è stata su questa questione del tutto disattesa per 51 anni, non fa male a quanti gridano indignati allo scandalo !!!

Le leggi della repubblica Italiana consentono a due cittadini italiani o stranieri anche, di ricorrere in tribunali per chiedere giustizia se ritengono di aver sofferto un danno. In questo caso possiamo riassumere il danno in :
A) aver subito una condanna pur non essendo materialmente responsabili delle eventuali azioni criminose compiute semmai dal padre o dal nonno addirittura (stiamo parlando di un bimbo di 9 anni ed uno 25 anni prima che fosse concepito),
B) Aver subito una condanna non contemplata dal Codice Penale (Esilio), senza aver subito un regolare processo,
C) Essere stati discriminati per sesso e cognome

Se si ammette che tutto quanto sopra esposto sia lecito, e mi domando come lo si può negare, domani questa mostruosità potrebbe accadere a qualsiasi altro cittadino italiano, perché antipatico o magari perché politicamente caduto in disgrazia.
Questa è inciviltà !
Ecco che non riesco a capire quanti in questi giorni, pur essendo delle persone note, culturalmente raffinate, istruite nelle migliori scuole del Paese, possano con massiccia dose di ipocrisia, calpestare l’elementare diritto, confondendo la povera gente cresciuta a “Isola dei Famosi” e a “Grande Fratello” con falsità storiche provate (che solo in questo Paese possono trovar orecchio), ricerca di responsabilità assurde ed altre inesattezze o invenzioni simili.

La lotta per la verità non mi spaventa, ma ammetto d’essere stanco di dover lottare da anni, senza essere riuscito neppure a rimettere in pari l’ipotetica linea di partenza, dalla quale parlare liberamente senza dover sopportare d’essere schernito dal primo venuto.

Alberto Conterio - 03.12.2007

venerdì 30 novembre 2007

I media italiani sorvolano...

Ma come, ci siamo dimenticati, non ci siamo accorti ?
E certo, …tutti presi dal nuovo “giochino” mediatico nei confronti di Casa Savoia riguardo alla loro possibile richiesta di danni per gli anni di ingiusto esilio, è sfuggita un’altra notizia riguardante SAR il Principe Vittorio Emanuele.
Strano, normalmente non sfugge nulla all’occhio attento del regime, se non fosse che in questo caso la notizia è di quelle “grame” per la repubblica. Allora in questi casi, spetta ai media (giornali e tivvù) andare in soccorso alle traballanti istituzioni italiane, sorvolando…

ANSA del 27 novembre 2007 “La procura di Roma ha chiesto 'archiviazione dell'inchiesta nei confronti di Vittorio Emanuele di Savoia e di un'altra decina di indagati per la vicenda della presunta tangente ai Monopoli di Stato per una licenza che sarebbe servita per la dislocazione di slot machines. Il provvedimento è stato firmato dai pm Giancarlo Amato e Maria Cristina Palaia, i quali avevano ricevuto gli atti dal collega di Potenza Henry John Woodcock nell'ambito della più ampia indagine su un presunto giro di corruzione e di sfruttamento della prostituzione. Gli inquirenti romani avrebbero motivato la richiesta di archiviazione sostenendo che non è stata trovata la prova che il danaro sia arrivato ai funzionari dei Monopoli”.

E i titoloni del giugno 2006, li vogliamo rettificare ?
Ma qualcuno di Voi che ha la pazienza di leggermi, si ricorda se un telegiornale qualsiasi RAI o Fininvest abbiano dato questa notizia in una delle loro 100 edizioni giornaliere tra mardedì 28 e mercoledì 29 ?
Visto che il potere della repubblica è terribile e spietato verso i Savoia, i media (sempre molto teneri verso chi ha il potere) nascondono la notizia.Non si può dimenticare gli innumerevoli articoli che già condannavano il Principe, milioni di copie di giornali dedicati alla vicenda, servizi Tv, riviste, opinionisti alla ribalta e ciarlatani vari !
Questi giullari facevano a gara tra loro per screditare l'immagine del Principe e della Monarchia Sabauda. Vergogna !!!
Si può ancora avere fiducia in Istituzioni che permettono questo modo di fare ?Questa “Giustizia” è diventata un mezzo per distruggere gli avversari o chi dà fastidio.Una giustizia trasformata in mezzo politico che supportata da media e lacchè di turno, sono la versione moderna della gogna medioevale, uno strumento punitivo per mettere alla berlina il disgraziato scomodo. Umiliato in pubblico, egli riceve addosso una quantità così elevata di fango che neanche la successiva innocenza piena può più riabilitarlo.La terribile verità è che questa repubblica si sostenta con il gioco delle tre carte, e se con i “cittadini” di nome Savoia noi non rischiamo nulla, preghiamo di non essere mai presi di mira direttamente.
Questa drammatica situazione infatti si è già ripetuta mille volte. Un caso che tutti ricordiamo ? Tortora !

Allora apriamo gli occhi, non prendiamo per buona la prima notizia. Impariamo a ponderare le cose, a cercare confronti e a sentire tutte le campane. La cultura è sempre stata potere, diffidiamo del potere che ci infonde la “sua” cultura !

Alberto Conterio - 30.11.2007

giovedì 29 novembre 2007

Libro : Ricordando i Savoia, la Casa Reale e l'Alto Adige


Nuovo libro prossimamente in uscita del Dott. Fiorentino Waldimaro di Bolzano (Edizioni Catinaccio) http://www.edizionicatinaccio.it/


Sicuramente da leggere !








Rimborso dovuto !!!

Possiamo oggi affrontare il tema della richiesta danni avanzata dalle LL.AA.RR. i Principi Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto di Savoia. Oggi perché il clamore suscitato dalla notizia e soprattutto dalle alzate di scudi di tutti, e sottolineo tutti, annebbiavano nei giorni scorsi, completamente la visione d’insieme dell’argomento, distorcendo oltre modo la realtà e la verità.
E’ opportuno intanto ricordare a tutte quelle persone che si sono sgolate in questi giorni, pescando nel torbido di un passato fatto di inesattezze e di falsità ideologiche o anche solo di opportunismo, e a coloro che non contenti di ciò si sono sentiti realizzati dando giudizi anche divini al riguardo, che per fortuna, la Legge è Legge, e soprattutto che la Legge è uguale per tutti, anche per i cittadini di nome Savoia (come qualcuno pensando di denigrarli, ama definirli…)
Ora visto quanto sopra, occorre aggiungere che una persona fisica, è responsabile di se stessa e delle proprie azioni soltanto. Questo è un altro punto fermo della Legge. Cioè, nessuno può essere colpevolizzato per reati che sono stati commessi dal Padre o dal Nonno, ed infine che i Diritti Umani sanciti dalla Convenzione Europea firmata dalla repubblica Italiana in Roma, 4 Novembre 1950 sono applicabili a tutti le persone, non solo a quelle che ci sono simpatiche.
Fatta questa elementare precisazione, che gran parte degli “storici” intervistati in queste ore, non ha neppure preso in considerazione e che giornali e tivvù hanno dolosamente ignorato per servire il sistema “repubblica” che li foraggia e protegge, passiamo ai fatti.
Papa Vittorio Emanuele e figlio Emanuele Filiberto, hanno sondato la volontà del Governo italiano di adempiere ad un loro dovere da tempo disatteso tramite una semplice letterina. Tanto è vero che l’ANSA del 22 Novembre 2007 riporta : “Non vi è alcuna attività giudiziale intrapresa, ma la dichiarazione di un atteggiamento disponibile a capire se vi siano nella richiesta di restituzione dei beni motivi ostativi ragionevolmente fondati”. Lo ha detto oggi Francesco Murgia, uno dei legali trevigiani che, assieme al collega Sergio Calvetti, ha elaborato una comunicazione inviata al Capo dello Stato ed al Capo del Governo italiani, per verificare la possibilità di restituire ai discendenti della casa reale alcuni beni patrimoniali ritenuti illecitamente sottratti dallo Stato dopo l'esilio dell'ultimo re d'Italia. “Questo significa - ha proseguito - che, se la controparte fosse disponibile a un confronto, il problema potrebbe anche trovare una soluzione esterna al percorso giudiziario”.
Questo è quanto. L’occasione però per attentare ancora una volta all’immagine di Casa Savoia non è stata persa, e con la ormai collaudata disinformazione mediatica di regime, è stato presentato un quadro in qui due individui assetati di denaro, non contenti delle colpe che hanno nei confronti del popolo italiano, rivendicano denaro e proprietà che non gli spettano.
VERGOGNA ! Non contenti di questo sudiciume, il Governo, ha già risposto con una pernacchia, e dall’opposizione il “divertente” Calderoni della Lega Nord – Padania Libera e non so quale altra idiozia, ha presentato in Parlamento un DDL per rispedire in esilio questi sfrontati Savoia, in barba alla Convenzione Europea sopra citata, che forse l’Onorevole in questione non ha mai letto.
Che dire ? Nulla, staremo a vedere. Peccato che la massa della gente non sappia d’essere presa in giro anche in questa occasione come un branco di pecore condotte al macello, che ignori quanto su riportato e che possa fare così ingenuamente confusione tra Diritti Umani, giurisprudenza e storia Patria.
Complimenti al regime che anche in questa occasione violentando il popolo bue è riuscito a compattarlo intorno a se.
Volendo chiudere questa riflessione con una massima di Benedetto Croce che affermò :
“La Storia è giustificatrice, non giustiziera”, ci auguriamo che questo auspicato procedimento giudiziario (personalmente lo voglio con tutto il cuore) serva a rinfrescare la memoria degli “storici” scoprendo i documenti che la Storia ci ha lasciato e che hanno venduto all’opportunismo, e ad aiutare la gente a comprendere quali e quanti sono gli sciacalli in questo nostra amato Paese.
Naturalmente, un grosso in bocca al lupo a Casa Savoia… e crepi questa repubblica !

Alberto Conterio - 29.11.2007

Si veda anche : http://monarchico.blogspot.com/2007/11/savoia-e-propaganda-repubblicana.html


mercoledì 31 ottobre 2007

Solidarietà agli esuli Istriani !

Dopo anni di sofferenze e di impegno per onorare e ricordare questa dolorosa pagina di storia nazionale, gli esuli istriani, erano quasi riusciti ad ottenere una loro piccola soddisfazione, un riconoscimento : far stampare dal poligrafico dello Stato un Francobollo commemorativo a loro dedicato. “Fiume - Terra orientale già italiana” recitava una scritta in alto sul valore bollato di 0,65 Centesimi di Euro.
La data di emissione prevista per la mattina del 30.10.2007, ieri insomma !
Purtroppo, un dispaccio urgente governativo giunto alle ore 22.00 del giorno precedente ha bloccato tutto, annullando ogni cosa.
Cosa è successo ? Semplice, il Governo (di sinistra) figlio della peggiore demagogia politica e figlioccio di chi baciò orgogliosamente la bara di Tito (infoibatore di gran parte degli Italiani istriani e dalmati che non erano riusciti a fuggire esuli in Italia), ha calato i pantaloni (scusatemi la volgarità), …ha calato le braghe di fronte ad una nota di protesta del Governo Croato !
Inutile precisare che mi sento vicino e solidale a quanti hanno sofferto in esilio e da ieri vedono riaperta una ferita grave che mai potrà essere sanata per questa vergognosa marcia indietro delle Istituzioni.
Sono le stesse istituzioni repubblicane che avrebbero volentieri rinunciato alla riunione di Trieste all’Italia se non fosse stato per l’orgoglioso senso di appartenenza alla nostra patria dei Triestini, che oggi hanno rinunciato ad un altro pezzetto della nostra sovranità nazionale sottostando ad un’imposizioni straniera.
Verrebbe da scendere in piazza per manifestare tutto il disappunto provato, ma servirebbe solo a far sorridere i membri dell’attuale governo. Noi non facciamo parte dei centri sociali che possono permettersi di aggredire i parrocchiani fuori dalla chiesa dopo la messa della domenica.
Come collezionista di francobolli però, una piccola, umile e silenziosa protesta la posso comunque portare avanti. Da oggi, tutte le nuove emissioni di francobolli italiani non mi vedranno più acquirente. Sono stufo di raccogliere pezzetti di carta che ricordano gli insulsi trionfi dei campionati di calcio e sconosciuti quanto inutili personalità politiche di questa decadente repubblica.

Alberto Conterio - 31.10.2007

lunedì 29 ottobre 2007

Parliamo del 4 novembre...

(Lettera inviata alla Stampa locale della regione Piemonte)

Gentile Sig. Direttore, mi appello a Lei per ricordare degnamente sulle pagine del suo giornale la data Eroica del 4 novembre 1918.
Potrebbe infatti essere l’ultima volta che ne avremo motivo pratico. Scrivo infatti, spinto dalla volontà di rendere noto un provvedimento che presto diventerà operativo in Trentino Alto Adige, ma ancora sconosciuto ai più.
Servirà un poco di tempo, e forse servirà anche un buon logopedista per sciogliere i nodi della lingua e rendere agile la dizione, ma alla fine tutti quanti riusciremo chi più, chi meno, a chiamare la Vetta d’Italia col suo “vero” nome : Glockenkaarkofl.
Così sarà sulle cartine geografiche, sui cartelli stradali, sui libri di scuola, sui documenti ufficiali. Dovremo farci solo l’abitudine e l’orecchio. Presto infatti, una legge dell’Alto Adige eliminerà per sempre la versione italiana dei nomi dalle località in quella regione. Assieme alla Vetta d’Italia, saranno abbattuti altri ottomila nomi in lingua tricolore. Ottomila sui novemila esistenti circa
Siamo alle ultime fasi del progetto, che, nell’indifferenza babbea e indolente delle attuali Istituzioni repubblicane, ricostruirà il Italia una piccola Austria.
È il trionfo del bricolage dell’autodeterminazione, che ormai va avanti da 50 anni.
I nipoti di coloro che fecero carte false per appartenere all’Italia quando erano Sudditi Austriaci, stanno realizzando il loro vergognoso sogno : ripristinare l’Austria, là dove una guerra l’aveva sfrattata, e grazie pure ai quattrini Italiani… “isole comprese”, diceva la nota pubblicità di Aiazzone.
Inutile ripercorrere la storia dai dopoguerra ad oggi, fatta di trattati per salvare i tralicci, o di tralicci per favorire i trattati. Resta comunque una storia che ha portato in questi luoghi tanti privilegi e tanto benessere a spese di altre regioni italiane molto meno fortunate.
Alla repubblica la totale responsabilità di questa cancrena, e l’ardimentoso Durnwalder, leader della Svp, Partito Popolare Sudtirolese, cresciuto d’opportunismo e di bassezze si accinge a raccogliere tutti i frutti sperati. Il suo partito infatti ha pronto un disegno di legge, e non dubitiamo che abbia a passare. Passerà, in quanto il suo gruppo di tre Senatori (da osteria) valgono quanto un premio Nobel per la Medicina a tenere in vita il carrozzone di Prodi e possono chiedere qualunque cosa, nel silenzio assenso del Presidente della repubblica, che non può deludere (neppure lui) i suoi elettori. E allora al diavolo la toponomastica, al diavolo la perdita di sovranità e l’integrità nazionale, ed al diavolo pure i 650 mila morti che la Grande Guerra ha comportato per rendere completa e orgogliosa la nostra Patria e la nostra italianità… Il bilinguismo si riteneva sufficiente a garantire gli interessi di tutti, ma questo provvedimento lo salta a piè pari, ed ha un solo scopo : sradicare in quei luoghi ogni riferimento all’unità italiana o all’Italia in generale. È facile prevedere, che se Durnwalder non fa marcia indietro, presto l’Italia si fermerà a Trento. Oltre a questa città, l’impronta nazionale resterà riconoscibile soltanto nei fondi pubblici che le indefesse Istituzioni di questa repubblica allo sbando continueranno ad elargire da Roma capitale, per autoalimentare se stesse e questa follia, nella disgregazione di ogni valore storico e morale.
Per concludere, propongo in futuro l’abolizione di ogni festeggiamento in questa data, non sarebbe altro che un costoso esercizio di ipocrisia collettiva !

Alberto Conterio - 29.11.2007

venerdì 19 ottobre 2007

Come rifarsi il trucco !

(Lettera inviata alla Stampa locale della provincia di Biella)

Gentilissimo Sig. Direttore, spero voglia darmi ospitalità perché vorrei con questa mia proporre a tutti i suoi lettori lo stato d’animo di chi non si lascia abbagliare dalle luci psichedeliche ed fastidiosissime della politica italiana. Dopo l’euforia per gli esempi di “democrazia” rappresentati dai pasticci o brogli nel referendum sindacale sul protocollo del Welfare e dalle problematiche elezioni primarie per designare il segretario del “nuovo” soggetto politico della sinistra (almeno nella nostra provincia), la grande agitazione nel mondo politico italiano creata da Grillo prima e da tutti coloro che subito hanno tentato di cavalcare l’onda di indignazione della gente catalizzata negli show del comico, sembra già chetarsi.
Le “originali” idee della Brambilla, Capezzone e soprattutto di Veltroni (che ripropone per il neonato PD la maggior parte delle proposte di Bossi e della Lega Nord vecchie di dieci anni) sembra vogliano ribaltare il mondo ma sono in pratica un fumosissimo orizzonte lontano.
Bossi stesso che è tornato di recente a minacciare la secessione ha poi concluso invitando i suoi seguaci a cambiare benzinaio. Pare sia servito a rinsaldare le fila, …ed è tutto dire !
Tutti insomma minacciano sfracelli per cambiamenti che (come diceva il Principe di Salina) sembra servano soltanto a lasciare tutto com’è.
Intanto questi agitatori, creano un diffuso senso di delusione ed impotenza nella gente, ma appaiono anche loro e sempre più le pedine sapientemente manovrate in un processo che porta ad una “utile” assuefazione, riuscendo nel contempo a rafforzare soltanto i detentori del potere. Il mostro invisibile e responsabile di ciò, che si muove tra le ombre dei palazzi è sempre lo stesso. Si chiama repubblica !
Un’entità astratta che non è riconducibile ad un chiaro punto di riferimento. La repubblica infatti è il regime in cui le colpe sono opportunamente distribuite su tutti, affinché nessuno possa sentirsi l’unico colpevole. Ricordo ancora le parole di Craxi, quanto a processo, si discolpava dei suoi malfatti attribuendoli ad abitudine del sistema stesso.
Intanto in questo carosello infernale che ci porta sempre più in basso, apprendiamo dall’OCSE, che l’Italia risulta il paese in cui le tasse sono aumentate di più tra il 2005 ed il 2006 ! E i servizi pure ? Ridiamoci sopra per non disperare !
Restiamo desti. Non facciamoci ingannare un’altra volta. Non addormentiamoci ancora alla prima ninnananna, il sistema non può essere modificato dall’interno, perché è il sistema stesso che non lo vuole. La seconda o al terza repubblica (?) che viviamo va sostituita, ma non basta rifargli il trucco cambiandogli il numerale !

Alberto Conterio - 19.10.2007

mercoledì 10 ottobre 2007

E la chiamano Democrazia

Ancora brogli, sempre brogli ! Si resta increduli alle dichiarazioni (ben documentate) di Marco Rizzo dei Comunisti italiani, circa la truffa delle votazioni multiple anche in occasione del referendum tra i lavoratori ed i pensionati relativo alla bontà del protocollo sul welfare firmato tra governo e sindacati nei giorni scorsi.

Questa infatti è la repubblica delle truffe, che fin dall’alba dei suoi giorni, non ha saputo far altro che rimestare nel torbido, usando tutto, destra e sinistra, onesti (all’insaputa) e meno onesti per i suoi scopi. Il ciclico ritorno di fiamma dei “Qualunquisti” figli di Guglielmo Giannini oggi identificati in Beppe Grillo, saranno presto riassorbiti dal regime, dal sistema, dalla repubblica. Questo è il sistema che trae forza non dai suoi pregi, ma dai suoi difetti, e così anche la parola Democrazia, che in Europa viene abbinata a paesi che risultano tra i più avanzati e progrediti socialmente (quasi tutti Monarchici), in Italia, per bocca di una delle più alte cariche dello Stato, viene abbinata ad una pseudo consultazione elettorale truccata. Fausto Bertinotti infatti ha definito quest’occasione " (…) un esercizio di democrazia straordinario.”

Ritengo invece che la Democrazia, essendo un principio, fondato soprattutto sull’autodisciplina dei singoli e su garanzie istituzionali, non possa essere abbinata ad un “qualcosa” che sia anche solo lontanamente sospettabile d’essere poco corretto. Pena il valore stesso del principio che rappresenta.
E se è vero che la Democrazia (dal termine di derivazione greca demos, cioè “popolo”, e kratein, ovvero “potere”) indica un sistema politico basato sulla sovranità dei cittadini, nella repubblica Italiana, indica da oltre 60 anni un sistema finto, che induce la gente a credere d’essere protagonista delle proprie scelte, legittimando di fatto una Classe di arroganti arrivisti a governarci per loro esclusivo interesse. Ciò è noto, ma non essendoci altro garante per i cittadini che il Presidente della repubblica, ulteriore politico, eletto dai politici stessi, il cerchio si chiude, e il sistema (grazie all’articolo 139 della costituzione) diventa immutabile, …eterno !

A poco serve quindi la mobilitazione di qualche comico, soprattutto quando le proposte, invece d’essere interessanti, fanno ridere assai. Che importa quanto tempo stanno al parlamento i politici, ciò che conta è la loro capacità. Perché mai sostituirli dopo due mandati con altri meno bravi se sono validi ? Inoltre, se un politico ha un orizzonte di due solo legislature, non sarà portato a far “cassetta” nel più breve tempo possibile ?
Per quel che riguarda i politici condannati in via definitiva potrei essere d'accordo, certo, ma solo se avessimo una Giustizia che funziona, ma purtroppo sappiamo che così non è.
In Italia la Giustizia è profondamente malata. Questo è il paese in qui la Giustizia è un'arma per eliminare l' avversario, per conquistare il potere, per fare carriera, per comparire in tv o giornali...
Condivido di sicuro invece il punto che vuole che i parlamentari debbano essere scelti dai cittadini con la preferenza diretta. Ma per capire ciò, serve un comico ?


Il qualunquismo rappresentato da queste proposte insomma, hanno una dignità solo in una paese come il nostro, allo sbando, dove la debolezza delle Istituzioni e la crisi della politica raggiungono valori limite.
La politica diventata spettacolo, …è alla fine messa in crisi da un comico. Divertente no ?
L'aspetto più inquietante per noi tutti, e che Democrazia in Italia oggi, è più che altro evocata, ma non più garantita. Questo vuol dire alla resa dei conti, mancare di libertà, e come ebbe a dire SM il Re Umberto II di Savoia, “Con la libertà, tutto e possibile, senza libertà tutto e perduto…”

Alberto Conterio - 10.10.2007

Nascita di "Opinioni Monarchiche"

Non è stato sufficiente a questa repubblica fingere che la Monarchia in Italia non sia mai esistita. Non è stato neppure sufficiente denigrare il precedente ordinamento Monarchico o falsificare la verità riguardante Casa Savoia.
Io sono Monarchico ugualmente, non perché nostalgico di antichi privilegi, ma perché stufo dei nuovi privilegi, stabiliti da questa repubblica di corruzione e di ogni altra inimmaginabile vergogna.

La domanda più comune che la gente mi rivolge quasi fosse un’ automa al sapere delle mie convinzioni Monarchiche è sempre la stessa : “come si può essere Monarchici negli anni 2000 ?” Questa domanda è di per se significativa ed illuminante di quando poco la gente stessa sappia sulla Monarchica, e di quanto ignori della Storia del nostro Paese e dei Paesi più progrediti che ci stanno attorno in Europa e nel Mondo. In questa Italia che viviamo infatti, la repubblica sembra un monolito inattaccabile. La repubblica ha riempito ogni spazio. La repubblica che ci informa anche del fascismo, ci nasconde invece il passato Monarchico. Il Regno d’Italia nato il 17 marzo 1861 non è mai esistito …sembra. La stessa data del 17 marzo che dovrebbe essere davvero la festa di tutti gli italiani è sconosciuta. Proviamo a chiedere fuori da una scuola a dei ragazzini di 14 o 15 anni ! Proviamo a fermare per strada un passante qualsiasi ! Non viene da chiedersi perché ?
E’ questa la domanda che mi sono posto quando frequentavo io stesso le scuole, e che mi ha spinto a leggere ad informarmi a studiare, facendomi infine un’idea mia.
La seconda domanda che mi viene fatta invece, è posta da quelle persone che mosse da ideologia anti-monarchica a prescindere, vuole metterti in difficoltà. Vuole insomma stabilire immediatamente che nel dialogo appena aperto, egli occuperà il gradino più alto. Egli insomma si sente nel diritto di stabilire subito cosa è bene e cosa e male : “come si può credere nella Monarchia che si basa su un privilegio ereditario ? Non sono tutti uguali gli uomini ?” Ad essa, si risponde addirittura meglio e prima della precedente.
Non è la repubblica che può apparire migliore su questo argomento infatti… La Malfa figlio, Craxi figlio, Berlinguer fratello, Bossi fratello ecc.ecc. In repubblica sono diventati ereditari anche gli attori: Gasmann figlio, De Sica figlio, Celentano figlia, Morandi figlio, ecc.ecc..
Sono pochi esempi davvero, che dimostrano che l’ereditarietà è pratica comune anche in repubblica !
La maggior parte delle persone oggi, è repubblicana per forza, perché non le è stata offerta altra possibilità di valutare una alternativa. Giustamente non tutti, hanno l’interesse ad approfondire questo tipo di argomento, certo, …ma il pregiudizio “costruito” ad arte però è comunque presente in tutti loro o quasi. Nessuno insomma sfugge al pregiudizio contro la Monarchia.
Eppure nessuno oggi può dirsi soddisfatto della società e del Paese (l’Italia) in cui vive.
Per migliorare questo stato di cose dobbiamo avere il coraggio di abbandonare i “vecchi” schemi mentali pre-costituiti e abbandonare i residui ideologici del dopoguerra su cui si basa il carrozzone repubblica Italiana.
E' inutile negarlo, fra 20, 30, o 40 anni saremo un paese ancora diverso. Una parte ancora maggioritaria etnicamente originaria vecchia e decrescente, un'altra parte (che tutto lascia presagire tendente a crescere numericamente) etnicamente extra comunitaria.
Questo può piacere o meno, ma non cambierà il risultato, …così sarà.
Può darsi che non vi saranno scontri violenti tra le due etnie di cittadini italiani futuri, ma sicuramente contrapposizione. Diverse le culture di origine, differenti i livelli sociali, le possibilità e le aspettative.
Alla luce di ciò, mi chiedo, se non è il caso di annullare o azzerare quello che abbiamo pensato fino ad oggi. Perché non valutare nuove situazioni ?
Nuova fu la Monarchia Sabauda rispetto a quelle pre rivoluzionarie, nuova fu quella di Carlo V rispetto a quella medioevale, nuova fu quella di Carlo Magno rispetto a quella dei principi barbari.
20 anni fa, nessuno poteva immaginare la caduta del muro di Berlino, la fine dell’Unione Sovietica, della guerra fredda, l’11 settembre…
Questi cambiamenti epocali hanno smosso la storia.
Il mondo che conoscevamo è cambiato, e il processo non è ancora finito.
Quanti sono i monarchici oggi ?
Non è importante !
I soliti ben pensanti sorridono e si divertono con le battutine sui quattro gatti…
In realtà furono oltre dieci milioni, ma non proponendo nulla a causa del mancato ricambio generazionale, si sono ridotti al lumicino. E’ vero questo, ma ricordiamo anche che coloro che ieri riempivano le piazze con l’ideologia di destra e di sinistra hanno fallito ! Tutto cambia e cambia in continuo.
Ecco perché proprio oggi, ritengo la Monarchia una valida alternativa istituzionale, capace d’essere indipendente dalla politica e dai poteri forti dello Stato, e di fare da garante alla gente comune. E’ in questa gente che ho fiducia, e ritengo che essa a fronte di una proposta seria, metterà da parte il passato prossimo ed i pregiudizi.
Molto pragmaticamente, si vedono Monarchie che sono riuscite a conciliarsi con l'inconciliabile.
Il nord Europa vede Monarchie che garantiscono principi socialisti. In Spagna fu la Monarchica a difendere i principi democratici appena acquisiti dopo la morte di Franco.
La Monarchia è la vittoria, secondo me, del pragmatismo. Non mi spaventa l'idea del Re pazzo, quanti presidenti folli abbiamo conosciuto nell’arco del XX secolo ?
Siamo nel 2007 è vero, ma proprio per questo i Monarchici hanno il diritto di portare avanti la loro aspirazione, così come hanno il dovere di farla diventare una proposta interessante e meritevole di attenzione.
Se parleremo alla gente di titoli nobiliari o di beghe dinastiche resteremo vittime di noi stessi.
Se parleremo di come affrontare le sfide del futuro, di come salvare e trasmettere una cultura e una civiltà millenaria ad una Italia probabilmente diversa da quella che conosciamo oggi allora la gente ci darà attenzione, forse ci ascolterà, magari si sentirà nel dovere essa stessa di sostenerci.
Un amico che negli anni 80 era presidente di seggio, mi ha raccontato che trascorse un pomeriggio leggendo le schede dc dc dc dc pci pci psi dc pci pci dc msi dc... ad un certo punto uscì una scheda (l'unica di quella tornata elettorale in quel seggio) "lega lombarda". Tutti risero. Pochi anni dopo però, in quel seggio le schede Lega Lombarda erano la maggioranza !
Sta a noi Monarchici quindi, fare delle proposte, proposte serie, proposte fondate, proposte calate nella realtà. Proponiamo di instaurare una novità a questa repubblica di bla bla bla, dobbiamo essere capaci di farla diventare la Monarchia di tutti. Non nascondiamoci, dobbiamo esternare sempre le nostre aspirazioni con orgoglio, dobbiamo farci riconoscere dalla gente ed allo stesso tempo dobbiamo essere capaci di infondere in loro la storia la cultura e le tradizioni che ci accompagnano.
Il futuro possiamo ancora deciderlo da protagonisti.
Onestamente, piuttosto che un virtuoso presidente cresciuto di politica e in politica, rappresentante di una parte di quella stessa politica, preferisco avere a mia garanzia un Sovrano. Un Re magari banale come persona, ma che tragga legittimità e la sua capacità di imparzialità, da ragioni diverse dalle elezioni farsa tra i meno peggio del momento o peggio ancora da accordi politici e/o di lobby di potere. Un Re insomma legittimato dalla storia stessa del Paese che rappresenta e che da esso si sente rappresentato.
Forse prendendo coscienza che un Monarchico oggi, è persona pragmatica e mossa da cuore e buon senso, potrebbe aiutarci a comprendere d’essere noi stessi possibili Monarchici.
Almeno questo è il mio intento è la mia speranza…

Nasce così oggi, 10 ottobre 2007 "Opinioni Monarchiche", nuovo Blog destinato a dare fiato alle Opinioni di un Monarchico d'oggi. Mi auguro diventi uno spazio costruttivo per molti e fonte di apprendimento comune !

Un cordiale saluto a tutti Voi !

Alberto Conterio - 10.10.2007