Interviste ad Alberto Conterio

venerdì 14 novembre 2014

La notizia della settimana



La notizia della settimana 

Credo sia la notizia della settimana, forse forse, il presidente Napolitano si dimetterà a breve!
Alleluia!!!
Se non fosse per le implicazioni sociali, politiche ed economiche che la sua presenza al Quirinale hanno determinato in questi anni, non vorrei certo parlare di questo politico. Lo ritengo infatti, uno dei peggiori presidenti della repubblica in assoluto.


Difficile scalzare dal primo posto l’insopportabilmente fazioso Senatore Sandro Peritini certo… ma Napolitano ha saputo superare di slancio il Senatore Scalfaro fin dalle prime battute del suo primo mandato. Lui, che da anni merita il “titolo mediatico” di Re Giorgio non per nulla, si è assolutamente distinto da tutti i suoi predecessori per l’utilizzo sfrontato dei suoi poteri e... oltre!
Solo in uno Stato retto a repubblica del resto, si poteva eleggere una persona che ebbe ad applaudire all’invasione Sovietica dell’Ungheria del 1956. In quella occasione ebbe la sfrontatezza di fare dichiarazioni di indimenticabile valore e imbarazzo politico. E’ pur vero che in gioventù si può sbagliare, ma stiamo parlando in questo caso di un misurato politico, già allora molto in vista e maggiorenne da un pezzo!
Ma lasciamo alla Storia e agli storici questi fatti lontani e spendiamo due righe sull’uomo di oggi;
Ha fatto della dissuasione morale dei suoi predecessori un cimelio da museo, spingendosi a tessere piani particolareggiati, da affidare alle comparse che via via hanno abitato palazzo Chigi negli ultimi anni, a spese dell’ultimo presidente del consiglio eletto dal popolo italiano e allontanato a forza: Berlusconi.
Propugna ed avalla un colpo di Stato con il supporto di forze straniere – vedi Merkel e Sarkozy – nominando presidente del consiglio Mario Monti, dopo averlo fatto Senatore a vita. Visto il fallimento elettorale di Monti nel 2013, appoggia Letta dopo essersi fatto rieleggere per un secondo mandato (prima volta assoluta in questa repubblica).
Purtroppo Letta si rivela la figura sbagliata per avere un responso elettorale europeo in linea con i suoi desideri, e allora adotta in corsa Renzi. A costui basta vincere le primarie del PD infatti, per ritrovarsi Presidente del Consiglio…  qualche mese dopo!
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Fa piangere e gridar vendetta infatti la politica economica degli ultimi tre esecutivi  (Monti, Letta e l’attuale Renzi) votata ad un draconiano e bieco sogno europee, dove le libertà dei cittadini, i salari degli operari e la forza della nostra media e piccola impresa, risultano sacrificabili per il presidente Napolitano sull’altare dell’euro e dell’Unione Europea.
Proprio su questo argomento la sua arroganza di parte è arrivata a dichiarare “irreversibile il processo europeo” come a voler avvisare che ogni altra idea in proposito non è esplorabile neppure per scherzo.
Le regole del vivere democratico in fondo non lo hanno mai sfiorato…appunto!
Saranno in pochi a dispiacersi delle sue dimissioni quindi.
Sempre troppo tardi comunque! 

Alberto Conterio - 14.11.2014